Orlando istituisce l’Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile. Ne fanno parte Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal, Usb, Confindustria, Confapi, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Alleanza Cooperative, Confagricoltura, Coldiretti, CIA, Copagri, Abi, Ania, Confprofessioni, Confservizi, Federdistribuzione, Confimi, Confetra, Unimpresa

Con il Decreto Ministeriale numero 57 firmato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, è stato istituito, presso il Ministero, l’Osservatorio nazionale bilaterale in materia di lavoro agile. L’Osservatorio dovrà monitorare a livello nazionale: i risultati raggiunti attraverso il lavoro agile, anche al fine di favorire lo scambio di informazioni, la diffusione e valorizzazione delle migliori pratiche rilevate nei luoghi di lavoro; lo sviluppo della contrattazione collettiva nazionale, aziendale e/o territoriale di regolazione del lavoro agile; l’andamento delle linee di indirizzo contenute nel Protocollo nazionale sul lavoro agile del 7 dicembre 2021 e la valutazione di possibili sviluppi e implementazioni con riferimento a eventuali novità normative e alla crescente evoluzione tecnologica e digitale. L’Osservatorio ha la durata di un anno (salvo proroga) e svolge le proprie attività anche mediante la costituzione di appositi sottogruppi distinti per aree tematiche e specifici settori. Il gruppo di lavoro è coordinato dal prof. Pasqualino Albi, insieme a Romolo De Camillis, direttore generale dei Rapporti di Lavoro e delle Relazioni Industriali del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, più i rappresentanti delle parti sociali. Dal 1° aprile fino al 30 giugno resta la possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza l’accordo individuale tra datore e lavoratore, a regime semplificato. Nella Pubblica Amministrazione, in attesa che il contratto collettivo nazionale di lavoro del Comparto Funzioni Centrali diventi operativo, il primo a regolamentare lo smart working nella Pa, vigono le linee guida sullo smart working della Funzione pubblica e la circolare Brunetta-Orlando di gennaio. Le linee guida stabiliscono che il lavoro agile nel settore pubblico è rimesso all’accordo individuale con il lavoratore, prevedendo la prevalenza del lavoro in presenza, mentre per la circolare aggiunge la prevalenza del lavoro in presenza può essere garantita anche in un’ottica di programmazione plurimensile. Ogni Amministrazione dovrebbe predisporre dei piani operativi, ma molte sono in forte ritardo. All’entrata in vigore del contratto per i dipendenti delle funzioni centrali, si potrà fare ricorso al lavoro agile nella misura che si riterrà più adeguata, senza dover rispettare percentuali relative alle ore lavorate in presenza.