Significativi passi in avanti nei colloqui tra le delegazioni di Ucraina e Russia in Turchia. Rassicurazioni da Kiev su status neutralità

«La Russia interromperà l’attività militare vicino a Kiev e Chernihiv». Ad annunciarlo è stato il capo negoziatore russo Vladimr Medinsky, citato dalla Tass, il quale ha parlato di «colloqui costruttivi». Non è un accordo di pace, ma forse, almeno, un primo passo verso qualcosa di concreto. Il vertice di oggi in Turchia tra le delegazioni di Russia e Ucraina ha dato «risultati sufficienti» e ora un incontro tra i presidenti dei due paesi, Putin e Zelensky, potrebbe essere più vicino, ipotesi che ancora nelle scorse ore veniva allontanata dal ministro degli Esteri russo, Lavrov, giudicandola «controproducente». Anche se, è stato precisato dallo stesso Medinsky, un faccia a faccia sarà davvero possibile dopo che un accordo di pace vero e proprio sarà stato siglato dai ministri degli Esteri di Ucraina e Russia, i quali potrebbero vedersi anche a breve se le cose andranno secondo il sentiero tracciato. Il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak, ha fatto sapere da parte sua comunque che «continueremo i negoziati con la Russia, ma coinvolgeremo anche i paesi garanti». Kiev ha ribadito l’intenzione di accettare lo status neutrale, rinunciando alla Nato e garantendo cioè l’assenza di basi straniere in Ucraina (ma la candidatura per entrare nell’Unione europea non può essere bloccata), in cambio però di garanzie di sicurezza sull’esempio dell’articolo 5. Se il lavoro sul trattato Mosca-Kiev si muove velocemente e si trova un compromesso, la possibilità di un trattato di pace sarà più vicina, ha dunque affermato il capo negoziatore russo Medinsky citato sempre dalla Tass, al termine della riunione durata circa tre ore. Dalle discussioni, per il momento, sono rimaste fuori la Crimea e il Donbass, che saranno oggetto di trattative a parte. Nel frattempo la Casa Bianca ha reso noto che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, discuterà della guerra in Ucraina nelle prossime ore in una telefonata con i leader europei (fonti dell’amministrazione Usa, parlando con la Cnn, hanno intanto definito l’annuncio di oggi di Mosca «un importante cambio di strategia»), mentre il Consiglio Atlantico è stato convocato a Bruxelles per il 6 e 7 aprile. Sulle relazioni tra Stati Uniti e Russia, la versione del Cremlino, citata dalla Tass, è che prima o poi Mosca e Washington dovranno parlare di questioni di stabilità strategica, una condizione importante per tutto il mondo. Le sanzioni economiche contro Mosca, ha però osservato il vicesegretario al Tesoro americano, Wally Adeyemo, proseguiranno finché non sarà finita l’invasione russa.