Appello del segretario generale dell’Ugl, Capone: è in gioco il futuro del Paese

Non più tardi di ieri, il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, aveva rilanciato con forza il tema: il futuro del Paese si gioca anche dalla capacità della pubblica amministrazione di stare al passo con i tempi, semplificando le procedure e valorizzando il personale dipendente. Quasi a rispondere a questo che si presenta, a tutti gli effetti, come una sorta di appello, è arrivata la comunicazione del ministro della transizione digitale, Vittorio Colao, che ha annunciato che, a partire da inizio aprile, i comuni italiani potranno accedere alla piattaforma dedicata per i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati alla digitalizzazione. Le linee di investimento sono, al momento, quattro. Per semplificare l’accesso, anche alla luce dell’esperienza fin qui maturata su altri versanti (si pensi, in particolare, alle difficoltà incontrate con i bandi per la scuola), il ministero ha previsto delle procedure standard. Il primo intervento, con risorse stanziate per 613 milioni, riguarda i siti web e lo sviluppo dei servizi digitali; in totale si parla di quasi una trentina di servizi diversi. Un miliardo è invece destinato alla migrazione dei dati in cloud, mentre 750 milioni riguardano l’adozione di PagoPA e il sistema di notifiche tramite la app IO. Infine, 285 milioni sono destinati alla diffusione dello Spid, l’identità digitale, e della carta di identità elettronica.