«Le sanzioni sono l’unico strumento pacifico che abbiamo per fermare questa guerra»

A stretto giro, l’Unione europea imporrà nuove sanzioni alla Russia. E l’Italia non porrà veti, ha assicurato il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, intervenendo a RaiNew24. «Stiamo lavorando al quinto pacchetto di sanzioni, c’è una discussione in corso», ha spiegato il titolare della Farnesina, sottolineando che «il tema di gas e petrolio vede alcuni Paesi più sensibili». Nel complesso, l’Unione europea importa grosse quantità di gas russo, ma la dipendenza dalle forniture russe è maggiore per alcuni Paesi, tra cui l’Italia e la Germania. «Ma da parte dell’Italia abbiamo sempre detto che aspettiamo la proposta della Commissione europea», ha aggiunto. «Crediamo che non ci debbano essere veti, perché le sanzioni sono l’unico strumento pacifico che abbiamo per fermare questa guerra togliendo linfa alla guerra di Putin», ha concluso Di Maio. Sulla necessità di inasprire le sanzioni, se necessario, si è espresso ieri anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi: tanto «dobbiamo essere fermi e proattivi con le sanzioni» quanto «dobbiamo cercare disperatamente la pace», ha detto, a margine del summit Nato e del G7. Il premier ha confermato che c’è la disponibilità ad «inasprire le sanzioni se necessario». «Le sanzioni hanno effetti straordinari sull’economia russa» che è «indebolita», ha concluso.