Rischio stallo a livello locale, con migliaia di posti di lavoro che non partono

Ad una settimana dal termine per la presentazione dei progetti legati alla Missione 5, quella riferita al sociale, partono i bandi anche per la Missione 6, connessa alla salute dei cittadini. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, piano piano, quindi, sembra mettersi in moto, con le diverse amministrazioni che stanno dando seguito ai loro impegni, come nel caso del ministero dell’istruzione, che ha riaperto il bando relativo alla realizzazione di nidi, viste le poche domande arrivate. Nelle prossime settimane, i dicasteri competenti inizieranno a comunicare ai comuni e alle altre autorità le linee di investimento autorizzate, cosa che potrebbe avere un impatto interessante sotto il profilo dell’occupazione. Come evidenziato dalla federazione di categoria della Ugl, impegnata nella tornata elettorale per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie, gli enti locali scontano la mancanza di personale, in assoluto, e la carenza di professionalità adeguate, in particolare. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza permette di assumere personale con contratto a tempo determinato e con le professionalità necessarie per progettare e realizzare gli interventi in programma, però preoccupano i tempi. Dalla sola realizzazione di nuovi plessi scolastici, ad esempio, potrebbero arrivare almeno diecimila nuovi occupati; altrettanti, se non di più, per la realizzazione di mense e palestre.