Lega e Movimento 5 stelle contrari ad un’eventuale incremento per la difesa. Conte: «Non ne capisco il motivo»

L’invasione russa dell’Ucraina ha aperto scenari impensabili, fino ad un mese fa. Tra le tante conseguenze, spicca la decisione di molti governi occidentali di invertire la tendenza sulle spese per la difesa, programmando massicci investimenti. A Francia e Germania, che hanno annunciato rispettivamente spese per 50 e 100 miliardi di euro, si accoderà anche l’Italia – per il nostro Paese, si parla di un aumento da 21 a 25 miliardi –: ieri, in occasione delle comunicazioni al Parlamento in vista del Consiglio europeo di oggi e domani, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, è stato molto chiaro: «La guerra in Ucraina ha messo in evidenza, ancora una volta, l’importanza di rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell’Ue, in complementarità con l’Alleanza Atlantica. Un’Europa più forte nella difesa rende anche la Nato più forte». Un’eventuale aumento della spesa militare ha aperto una spaccatura all’interno della maggioranza: i leader di Lega e Movimento 5 Stelle, Matteo Salvini e Giuseppe Conte, hanno annunciato che si opporranno. «In un momento come quello attuale di caro-bollette, dopo due anni di pandemia, e con la recessione che si farà sentire sulla pelle di famiglie e imprese, non si capisce per quale motivo le priorità debbano essere le spese militari», ha detto Conte, spiegando in un’intervista alla Stampa le ragioni del M5s. «Ognuno farà le sue scelte», ha aggiunto, poi, riferendosi ad un’eventuale caduta del governo. All’interno della maggioranza, però, c’è chi crede che le posizioni, al momento divergenti, convergeranno: «Non credo che ci saranno problemi su questi temi. Sono convinto che parlando e discutendo troveremo le soluzioni», ha detto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, intervenendo a margine del 17/o Congresso nazionale dell’Anpi in corso a Riccione. «Questo è un momento in cui c’è bisogno di essere molto uniti e molto determinati e sono convinto che si troveranno le soluzioni», ha aggiunto, replicando a chi gli chiedeva se vi possano essere problemi all’interno del Governo nel caso in cui il M5s non abbia intenzione di votare l’aumento delle spese militari.