A riferirlo la Fondazione Gimbe, puntualizzando che si tratta del secondo aumento settimanale consecutivo

Dal 16 al 22 marzo, sono stati registrati oltre mezzo milione di nuovi casi Covid-19. A riferirlo è la Fondazione Gimbe, che monitora indipendentemente l’andamento della pandemia nel nostro Paese, sottolineando che il dato è in crescita per la seconda settimana consecutiva: siamo passati infatti da 379.792 a 502.773 nuove infezioni, pari al 32,4% in più. Il monitoraggio ha riscontrato differenze sostanziali a livello territoriale: nel Sud i contagi hanno registrato un’impennata più significativa (+42,2%) rispetto alle altre aree del Paese. Nord-Ovest, il Nord-Est e il Centro si attestano attorno al 30% e le Isole al 17,7%. Sono 38 le province italiane con un’incidenza superiore a 1.000 casi di Covid-19 per 100 mila abitanti – erano 17, una settimana fa –, un indicatore chiave per capire la velocità di circolazione del virus. Quella di Lecce è la provincia con il valore più alto (oltre 2.000 casi per 100 mila abitanti). Ad una manciata di giorni dalla fine dello stato d’emergenza – la dead line è fissata per il 31 marzo –, che sarà seguito da un graduale allentamento delle misure restrittive, i contagi continuano a crescere. A diminuire sono i decessi: tra il 16 e il 22 marzo sono stati 924, in calo dei 976 della settimana precedente (-5,3%). Sul fronte ospedaliero, invece? La Fondazione Gimbe ha registrato «un’ulteriore riduzione dei posti letto occupati da pazienti Covid in terapia intensiva»: -47, pari al -9,4% su base settimanale. Stabile il numero degli ingressi giornalieri in terapia intensiva: la media mobile a 7 giorni si attesta infatti a 42 ingressi/die rispetto ai 41 della settimana precedente. Contestualmente, però, l’aumento dei nuovi casi ha comportato «un’inversione di tendenza nei ricoveri in area medica», tornati a crescere (+5,9%). Scendendo nel dettaglio, in area critica dal picco di 1.717 del 17 gennaio i ricoveri sono scesi a 455 il 22 marzo; in area medica, invece, dopo aver toccato il minimo di 8.234 il 12 marzo, sono risaliti a quota 8.969 il 22 marzo. Il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è così del 13,8% in area medica e del 4,8% in area critica. Abruzzo, Basilicata, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Umbria superano la soglia del 15% in area medica, con la Regione Calabria che tocca quota 34%; nessuna Regione va oltre la soglia del 10% in terapia intensiva, secondo il report Gimbe.