Il premier è intervenuto a Palazzo Montecitorio in occasione del video collegamento con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky

«La resistenza» di «tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, parlando a Palazzo Montecitorio, poco dopo l’intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di fronte a senatori e deputati. «Davanti all’inciviltà non ci giriamo dall’altra parte», ha aggiunto il premier, sottolineando che «oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza» e annunciando nuove misure a sostegno dei rifugiati ucraini che saranno accolti dal nostro Paese: sono oltre 61 mila, perlopiù donne e minori, quelli che hanno già raggiunto l’Italia. Ne arriveranno altri. Draghi ha promesso anche altro, però: il presidente del Consiglio ha annunciato che il governo italiano si impegnerà affinché Kiev entri nell’Unione europea. «Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea», ha detto Draghi. Prima dell’intervento del premier, è stato il turno di Zelensky. Il presidente ucraino ha parlato per una dozzina di minuti. «Caro popolo italiano, oggi ho parlato con sua Santità Papa Francesco e lui ha detto parole molto importanti», ha detto Zelensky. Al Pontefice, «ho risposto che il nostro popolo è diventato l’esercito», ha proseguito, sottolineando quanto l’Ucraina ha visto il «male che porta il nemico, quanta devastazione lascia a quanto spargimento di sangue». Zelensky ha poi ringraziato il governo e gli italiani – «L’Italia ha aperto il cuore e le porte» all’Ucraina –, ammettendo però di aver «bisogno di altre sanzioni, altre pressioni» sulla Russia. «L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata», ha aggiunto, avvertendo che «l’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non dove entrare».