Accise ridotte di 25 centesimi al litro

Sono stati pubblicati questa notte in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge recanti “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”, in cui, tra le altre cose, sono contenute norme che riducono il peso delle accise sui prezzi dei carburanti e di conseguenza il peso sulle tasche degli italiani. «Il decreto ha effetto immediato e prevede che le accise siano ridotte di 25 centesimi al litro, con una riduzione dei listini alla pompa pari a 30,5 centesimi di euro calcolando anche l’IVA», ha spiegato il Codacons, aggiungendo che «La benzina, per effetto delle nuove disposizioni, deve così costare oggi presso i distributori circa 1,87-1,88 euro al litro, il gasolio 1,84-1,85 euro al litro». Le ultime rilevazioni dell’Osservatorio del Ministero dello Sviluppo Economico sull’andamento dei prezzi dei carburanti, durante la settimana 14 marzo – 20 marzo il prezzo medio della benzina si è attestato a 2.137,19 euro ogni mille litri. Un valore su qui gravavano 728,40 euro di accise e 385,39 euro di IVA, per un netto di 1.023,40 euro ogni mille litri di verde. Analogamente, il gasolio si è attestato ad un prezzo medio di 2.124,56 euro ogni mille litri, con un peso delle accise pari a 617,40 euro e un peso dell’IVA di 383,12 euro ogni mille litri. Tra le varie misure, il decreto ha inserito anche quella che prevede la non tassazione dei buoni benzina che le imprese forniranno ai propri dipendenti per raggiungere la sede di lavoro. I buoni carburante, infatti, se concessi dai datori di lavoro, non concorreranno al reddito.