A denunciarlo il WWF, sottolineandone i rischi a livello climatico

L’espansione dell’agricoltura è responsabile di circa il 90% della deforestazione a livello mondiale. A denunciarlo è il nuovo rapporto del WWF, “Deforestazione e cambiamento climatico: l’impatto dei consumi sui sistemi naturali”, diffuso in occasione della Giornata Internazionale delle foreste e realizzato in vista di Earth Hour, la mobilitazione globale del WWF per la natura e il clima che, il 26 marzo alle 20:30, invita tutti a spegnere un’ora le luci come gesto simbolico per un futuro più sicuro, giusto e sostenibile. Secondo il report, inoltre, gli allevamenti di bovini assieme alle coltivazioni di cacao, caffè, gomma, legno, soia, palma da olio sono stati responsabili del 57% della deforestazione legata con l’agricoltura nel periodo compreso tra il 2001 e il 2015 ed hanno causato la perdita di un’area di foreste estesa quanto la Germania. Le foreste sono vitali: oltre alla produzione di ossigeno e la regolazione delle piogge, assorbono grosse quantità di CO2 dall’atmosfera (circa un terzo delle 36 miliardi di tonnellate immesse ogni anno nell’atmosfera dalle attività umane), responsabile dell’aumento di circa 1,1 gradi della temperatura media globale. Senza il contributo delle foreste e degli altri ecosistemi naturali (savane, zone umide), l’uomo non riuscirà a limitare il riscaldamento globale a +1,5 gradi entro la metà del secolo, come stabilito dall’Accordo di Parigi, conclude il WWF.