Ieri lo staff azzurro si è ritrovato a Coverciano: Mancini ha dei dubbi sui convocati

Tra undici giorni non si può sbagliare, probabilmente sarà la seconda serata più importante del calcio italiano, la seconda perché qualora l’Italia dovesse vincere contro la Macedonia, la serata più importante diventerà quella del 29 marzo, dove gli azzurri si giocheranno la qualificazione al Mondiale, con molta probabilità contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. Vivere o morire, così si può definire il bivio che si appresta ad affrontare la nazionale di Roberto Mancini, che con una vittoria verrebbe ricordata come la formazione campione d’Europa e soprattutto come l’Italia che tornerà al Mondiale dopo il fallimento del 2018. Una sconfitta, invece, potrebbe porre fine all’era Mancini e far finire nel dimenticatoio Euro 2020, ma soprattutto aprirebbe una voragine nel calcio italiano, dato che tutto il movimento non potrebbe permettersi una seconda assenza ai Mondiali. Insomma, il momento è importante e a Coverciano lo sanno bene, tanto che da ieri si è ritrovato tutto lo staff che sta preparando il programma che avvicinerà gli azzurri alla sfida del 24 marzo: come primo step c’è quello delle convocazioni con il ct italiano che dovrà comunicare venerdì ma dove ci sono ancora dubbi. In attacco sono certi di una maglia Immobile, Scamacca, Belotti e Raspadori che è adattabile a fare anche l’esterno, oltre a Berardi e Insigne. L’unico dubbio in avanti è tra Balotelli e Joao Pedro. In porta ci saranno Donnarumma, Gollini, Cragno e Sirigu. A centrocampo Barella, Cristante, Jorginho, Locatelli, Pellegrini, Pessina, Sensi, Tonali, Verratti e Zaniolo, con un dubbio che riguarda Bernardeschi. In difesa, spazio a Luiz Felipe, Bastoni, Di Lorenzo, Emerson, Mancini, Toloi, Florenzi e Acerbi, mentre sono da valutare le condizioni di Chiellini e Bonucci, che comunque non dovrebbero mancare alla spedizione azzurra verso Qatar 2022.