Pausa tecnica dopo la giornata di colloqui a distanza tra le parti. Oggi a Roma vertice Stati Uniti-Cina

Il conflitto tra Russia e Ucraina continua a procedere su entrambi i versanti, quello diplomatico e quello della guerra sul campo. Se nel secondo caso prosegue l’assedio russo con Mosca che si dice pronta a prendere il controllo di tutte le grandi città del paese (la capitale Kiev è sempre più accerchiata, mentre a Mariupol si contano 2.500 vittime da inizio conflitto e anche a Leopoli risuonano le sirene di allarme), sul fronte diplomatico è presto per trarre conclusioni, ma si spera per un dialogo più proficuo. Oggi è stata una giornata di negoziati a distanza – comunque «difficili», per dirla con il presidente ucraino Volodymir Zelensky – che riprenderanno domani dopo una pausa tecnica, ma in precedenza il vicecapo dell’ufficio del presidente, Ihor Zhovkva, aveva riferito in un’intervista di ritenere la posizione russa più costruttiva rispetto ai primi round di colloqui. In un messaggio video, ad ogni modo, Zelensky ha spiegato che «la Russia continua a distruggere le nostre infrastrutture, continua a colpire le nostre città. Ma ricostruiremo ogni strada in ogni città. Ora che l’occupante è ancora sulla nostra terra, dobbiamo colpirlo meglio che possiamo per proteggere le città, per proteggere i villaggi, per proteggere ogni metro della nostra terra». Un messaggio che conferma, cioè, la duplice prospettiva della crisi. L’esercito russo, si diceva già all’inizio, sostiene di poter prendere il «controllo totale» delle grandi città ucraine. Ad affermarlo è stato il Cremlino attraverso il portavoce, Dimitri Peskov. Contestualmente, Mosca ha smentito di aver chiesto assistenza militare ed economica alla Cina. La notizia era stata diffusa ieri dal Financial Times, ma lo stesso Peskov ha tenuto a precisare che «la Russia ha un potenziale indipendente per continuare l’operazione e, come abbiamo detto, si sta sviluppando secondo i piani e sarà completata in tempo e per intero». Anche Pechino aveva definito “disinformazione” l’indiscrezione dei media. Ma del tema se ne è parlato oggi a Roma, nell’importante vertice che Stati Uniti e Cina hanno avuto tramite le figure di Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, e Yang Jiechi, responsabile della politica estera del Comitato centrale comunista di Pechino. La posizione americana è di contrarietà a qualsiasi sostegno cinese alla campagna russa in Ucraina. Negli ultimi giorni la Cina ha mantenuto un atteggiamento ambivalente, da una parte auspicando la fine delle ostilità, ma dall’altra non condannando apertamente la Russia. Zelensky interverrà mercoledì in videoconferenza al Congresso statunitense. L’intervento è previsto alle 9 del mattino, quando in Italia saranno le 14.