Confesercenti: l’inflazione verso l’8%. Visco: «Momento tragico, acuta incertezza su economia mondiale»

«L’effetto della corsa dei prezzi di energia, gas e carburanti, esasperata dalla crisi ucraina, rischia di portare già nel 2022 il tasso di inflazione all’8%». È l’avvertimento lanciato da Confesercenti in un’analisi sull’andamento dell’economia a due anni dal primo lockdown, in cui spiega che la veloce crescita dei prezzi potrebbe «costarci quest’anno 26,1 miliardi di euro in minori consumi e una riduzione di 41,3 miliardi dell’aumento previsto del prodotto interno lordo». Già di per sé, spiega Confesercenti, il recupero del crollo causato dalla pandemia risulta ancora incompleto, ma adesso rischia di essere bruscamente interrotto dal caro energia e dalle ulteriori tensioni generate dal conflitto russo-ucraino». Le ultime previsioni del centro studi dell’associazione di categoria, infatti, indicano una revisione al ribasso rispetto alle stime precedenti. Il PIL, per esempio, potrebbe crescere di 20,2 miliardi di euro (+1,2%) rispetto al 2021, a fronte dell’aumento di 61,5 miliardi previsti inizialmente (+3,7%). Per quanto riguarda invece i consumi, lo scenario ipotizzato da Confesercenti indica un aumento della spesa di 9,8 miliardi, contro i quasi 36 della previsione precedente. Del possibile impatto della guerra sulla stabilità economica si è espresso anche il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, nel corso del suo intervento alla XIII Conferenza ministero degli Affari esteri – Bankitalia. «Viviamo un momento tragico – ha detto -, gravi eventi hanno gettato un’ombra di acuta incertezza sull’economia mondiale. Ci vorrà tempo – ha sottolineato il governatore – per valutare i costi, umani, morali, nonché economici, di questo sovvertimento».