Il leader della Lega non è l’unico a chiedere al governo un intervento immediato dopo gli aumenti vertiginosi dei prezzi

«In settimana la Lega si aspetta che il governo, come hanno fatto altri in Europa, blocchi per un periodo di tempo le accise e l’Iva su benzina, luce e gas, perché ormai i costi per le famiglie, laboratori e imprese sono insostenibili». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, invitando l’esecutivo ad agire, dopo l’aumento del costo del gas, dell’elettricità e della vertiginosa crescita dei prezzi dei carburanti registrata negli ultimi giorni. Che, secondo il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, è «ingiustificato», perché privo di concrete «motivazioni tecniche». Intervenendo sabato nel corso della trasmissione Progress di Sky TG24, il ministro ha ipotizzato anche una speculazione sui mercati (nelle ultime ore, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per «verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili». Al momento, si tratta di un procedimento contro ignoti, senza indagati e senza ipotesi di reato). «Lo strumento lo indichi il governo: scostamento di bilancio, decreto urgente, qualcuno dice che bisogna aspettare il 31 marzo per il Documento di economia e finanza per avere l’ok di Bruxelles. L’unica cosa che mi rifiuto di aspettare è l’ok di Bruxelles. In un momento di tragedia economica l’ultima cosa che possiamo aspettare è l’ok di Bruxelles», ha concluso Salvini. Che non è l’unico leader politico a chiedere un intervento del governo. Oltre alla Lega, anche il resto dei partiti di maggioranza – Partito democratico, Forza Italia e Movimento 5 stelle, Italia Viva – e l’opposizione hanno fatto altrettanto. «Questi aumenti sono una truffa perché sono aumenti talmente smisurati che non hanno un senso logico ed economico. Rispetto a questi aumenti smisurati il Governo deve intervenire esattamente come si interviene davanti ad una truffa, bisogna intervenire», ha detto ier il segretario del Pd, Enrico Letta. Il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, ha chiesto «soluzioni Ue contro l’aumento dei prezzi energetici» fino a giungere a un nuovo scostamento di bilancio. Secondo la leader di FdI, Giorgia Meloni, «non c’è più un minuto da perdere: non fermare gli speculatori significa fare il loro gioco. Il governo intervenga. Adesso».