Nuovi bombardamenti nell’ovest dell’Ucraina. Putin: «Progressi nei colloqui russo-ucraini»

«Ci sono alcuni progressi nei colloqui russo-ucraini, che si svolgono praticamente ogni giorno». A dirlo è stato oggi il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il leader bielorusso Lukashenko, secondo quanto ha riferito la Tass. La frase è stata pronunciata, peraltro, dopo che il Cremlino non ha escluso un incontro tra lo stesso presidente russo e il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Intanto, però, tornano a intensificarsi gli attacchi russi nel paese, che si allargano a ovest con le sirene che sono risuonate anche in alcune delle città rimaste fin qui “escluse” dal conflitto. Inoltre si segnala un riposizionamento delle truppe russe attorno alla capitale Kiev, secondo l’intelligence britannica è probabile un attacco nei prossimi giorni. Sempre oggi è tornato a parlare Zelensky: «Abbiamo già raggiunto una svolta strategica – ha detto il presidente ucraino in un video pubblicato su Telegram –. Ci stiamo già muovendo verso il nostro obiettivo, la nostra vittoria. Abbiamo bisogno di tempo, pazienza, saggezza, energia, dobbiamo fare il nostro lavoro nel miglior modo possibile». «Dobbiamo resistere e continuare a combattere», ha poi aggiunto, anche se la situazione «non è facile», «ma gli ucraini sono persone orgogliose che difendono sempre la loro terra e non cederanno all’occupante un solo pezzo di questa terra, non un solo per cento della loro libertà». L’Unione europea, invece, secondo Zelensky, «deve fare di più per l’Ucraina e per se stessa, noi siamo in attesa». E a proposito di UE, oggi si è tenuta la seconda giornata del vertice dei leader europei a Versailles. La sessione si è svolta nella Galleria degli Specchi della Reggia francese ed è stata incentrata sugli aspetti economici legati alla guerra in Ucraina. Un vertice che il premier italiano ha definito «un successo, raramente ho visto l’UE così compatta». Draghi ha successivamente sottolineato che «dobbiamo mettere un tetto ai prezzi del gas». «A metà maggio – ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – faremo delle proposte per scadenzare la nostra indipendenza da gas, petrolio e carbone russo entro il 2027». Quanto al conflitto, ha ricordato ancora von der Leyen, «abbiamo avuto tre pacchetti di sanzioni. Adesso dovremo andare avanti con un quarto pacchetto di sanzioni, che isoleranno ulteriormente la Russia dal sistema economico globale e faranno pagare un prezzo ancora più chiaro dell’invasione di Putin».