Gentiloni: «Crescita 2022 UE sarà minore del +4% stimato. Pesa crisi Ucraina». «Oltre all’indebolimento della crescita dovremo affrontare anche l’interruzione nelle catene di produzione e le conseguenze per l’occupazione»

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, è stato chiaro nel suo intervento al Parlamento europeo sul semestre economico. «La ripresa non è un’opzione. Tutti sappiamo che questa crisi indebolirà la nostra crescita. Le stime che ho presentato un mese fa, prevedevano una crescita del 4% per quest’anno, penso che avremo una situazione più negativa». «Oltre all’indebolimento della crescita dovremo affrontare anche l’interruzione nelle catene di produzione e le conseguenze per l’occupazione. Ma dobbiamo intervenire, ci servono azioni per evitare che la ripresa deragli completamente e che aumentino gli squilibri tra gli Stati membri», ha sottolineato. Non è così difficile capire «stiamo vivendo una crisi inedita. Gli scorsi giorni di febbraio hanno cambiato la traiettoria storica che stavamo vivendo, e in questo contesto il coordinamento della volontà politica è più importante che mai. Nei prossimi anni avremo bisogno di unità e ambizione per stare dalla parte dell’Ucraina e fronteggiare le nuove sfide, accomunate da due parole chiave: autonomia e solidarietà». Autonomia e solidarietà fondamentali perché queste crisi, soprattutto per quello che riguarda i profughi e i rifugiati, «ma anche per l’approvvigionamento energetico, rappresentano degli shock esterni che potrebbero avere delle conseguenze asimmetriche. Su questa base lavoreremo per cercare di reagire in maniera adeguata». Infine, la discussione sulla governance economica Ue «fa parte dell’azione per salvaguardare la ripresa dopo la crisi in Ucraina e dovremo cercare un consenso nel Parlamento e fra gli Stati membri».