Oggi il terzo round di negoziati. Il 10 marzo previsto incontro tra Lavrov e Kuleba ad Antalya, in Turchia

Giornata di colloqui tra le delegazioni di Ucraina e Russia, per quello che è il terzo round di negoziati. La situazione tra le parti rimane comunque “di stallo”, o almeno è quello che facilmente ci si può attendere alla luce dei recenti tentativi di mediazione avviati con il presidente russo Vladimir Putin da Israele, attraverso il premier Naftali Bennett, da Turchia con il presidente Recep Tayyip Erdogan e dai contatti costanti con il presidente francese, Emmanuel Macron. Ma Putin resta sulla propria posizione, che è quella di determinazione nel raggiungimento degli obiettivi russi in Ucraina, o tramite negoziati, appunto, o tramite operazioni militari, come ha riferito l’Eliseo nella serata di ieri. Nel frattempo si registrano polemiche tra Mosca e Kiev per quanto riguarda il fallimento, fin qui, dei corridoi umanitari (le forze russe hanno continuato a sparare in alcuni casi nonostante le tregue provvisorie, colpendo ancora civili). Nello specifico il capo negoziatore russo ha affermato che fin qui nessuno dei corridoi umanitari aperti per fare partire i civili dalle zone di guerra ha funzionato, accusando però la controparte dei «nazionalisti» ucraini di averli bloccati. Ad ogni modo, riferisce Interfax, questo dovrebbe essere uno degli argomenti al centro del nuovo tavolo con la delegazione ucraina. Mentre cresce, soprattutto alla luce di questi ultimi eventi, la crisi umanitaria (che coinvolge anche numerosi bambini), si muove anche la diplomazia, seppur lentamente. Al netto di quale possa essere il risultato di oggi, il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, incontrerà per consultazioni il collega ucraino Dmytro Kuleba il 10 marzo in Turchia ad Antalya: ad annunciarlo è stato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riportato dall’agenzia Anadolu. Nella giornata di oggi, invece, il presidente statunitense Joe Biden discuterà alle 16.30 gli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina in videoconferenza con Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il premier britannico Boris Johnson. «Quanti morti vi servono per mettere in sicurezza i nostri cieli?», è tornato nel frattempo a chiedere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «Stiamo aspettando questa decisione, o (decidete) con le forze che avete o fornendoci aerei e sistemi anti-aerei che ci diano la forza di farlo», ha perciò ribadito, sottolineando che «durante la notte la Russia ha colpito Mykolayv, le aree residenziali, usando razzi e artiglieria. Hanno colpito Kharkiv, i quartieri vicini e hanno colpito anche altre città». La Russia infine ha stilato una lista di paesi ostili, tra i quali figurano oltre agli Usa, Regno Unito, Giappone e altri, anche tutti quelli dell’UE, Italia compresa.