Secondo il premier, «è essenziale mantenerla anche nell’accoglienza dei rifugiati e nella tutela energetica» di cittadini e imprese europee

«L’Unione europea ha dato prova di straordinaria unità». Così il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo poco prima di un incontro con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Bruxelles. «Siamo uniti nel rispondere all’appello del presidente» ucraino «Zelensky che ci ha chiesto aiuti finanziari, umanitari e militari», ha aggiunto Draghi, sottolineando che «questa unità è la nostra principale forza ed è essenziale mantenerla» in altri ambiti, come «l’accoglienza» dei profughi ucraini – dall’inizio dell’invasione russa, oltre un milione di ucraini, perlopiù donne e bambini, ha lasciato il Paese, secondo le stime dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati – e «la tutela energetica» di cittadini e imprese europee. Il pacchetto sanzionatorio europeo è il più corposo mai applicato ad un solo Paese, ma von der Leyen non ha escluso ulteriori misure: «L’evoluzione della situazione in Ucraina» e l’attacco «sconsiderato del Cremlino a cittadini, donne, bambini, uomini, naturalmente stiamo lavorando anche su ulteriori sanzioni». «Nei giorni scorsi il Comitato per la sicurezza finanziaria del Ministero dell’Economia ha approvato importanti provvedimenti di congelamento di beni nei confronti di oligarchi russi, che sono stati prontamente eseguiti», ha riferito Draghi, spiegando che «la Banca d’Italia ha chiesto agli istituti di credito di comunicare le misure di congelamento applicate, e di fornire i dettagli sui soggetti coinvolti e sul valore e la natura dei beni». «Voglio ringraziare il Ministro dell’Economia, la Banca d’Italia e la Guardia di Finanza per l’eccellente lavoro. Dobbiamo agire tutti con la massima rapidità», ha concluso. Prima dell’invasione, la Russia ha rappresentato un importante partner commerciale per il nostro Paese: dalla Russia, infatti, arriva gran parte del gas che consumiamo. Le sanzioni impongono la necessità di diversificare i nostri fornitori: «L’Italia è al lavoro per ridurre in tempi rapidi la sua dipendenza dal gas russo», ha assicurato Draghi. «Sabato ho sentito al telefono l’emiro del Qatar, Al Thani, con cui ho discusso in particolare di come rafforzare la cooperazione energetica tra i nostri Paesi. Voglio ringraziare il ministro Cingolani – che è qui con me oggi – e il ministro Di Maio per il loro impegno su questo fronte».