Formazione al centro. Il rispetto della normativa è richiesto anche per accedere al Superbonus

La domanda di formazione in salute e sicurezza è alta. Nel 2021 sono state 1175 le imprese aderenti a FondItalia che hanno partecipato a progetti formativi in tema di sicurezza sul lavoro, per un totale di oltre 14.500 lavoratori. Parliamo del 43% del totale dei progetti formativi. E quest’anno siamo già al 51%, con un incremento di richiesta fra le imprese del settore sanitario. Intanto il tema della sicurezza sul lavoro è stato affrontato anche nel provvedimento sul Superbonus che il 18 febbraio 2022 ha dato il via libera alle tre cessioni per i crediti. Ora per ottenere le agevolazioni fiscali, le imprese edili dovranno applicare i contratti collettivi nazionali di lavoro che prevedano norme sulla sicurezza dei lavoratori. Un modo per scoraggiare l’assunzione di personale non formato, e dunque a rischio sicurezza, sui cantieri edili. La norma, ha spiegato il Ministro del Lavoro Andrea Orlando, prevede che il beneficio fiscale sia rilasciato soltanto in presenza di «un contratto siglato da organizzazioni che hanno messo al centro della loro attenzione il tema della sicurezza e ciò è un fatto positivo per i lavoratori, è un fatto positivo per le imprese che rispettano la legge e che fanno della sicurezza un obiettivo fondamentale, è un fatto positivo per la società». I controlli del rispetto della normativa saranno di competenza dell’Agenzia delle Entrate che si avvarrà dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dell’INPS e delle Casse Edili.