Non sono ancora chiari gli effetti che si avranno sulla manodopera umana. Amazon, cresciuta durante la pandemia, già utilizza 350mila robot in tutto il mondo. La piattaforma inglese Ocado gestisce ordini da 50 articoli in un intervallo di 5 minuti

Nei magazzini è destinata a crescere l’automazione. Si tratta di un’evoluzione che era stata massicciamente anticipata da Amazon un decennio fa, quando, nei suoi giganteschi centri di distribuzione, cominciò a sostituire manodopera umana con macchine, fino ad arrivare, oggi, ad impiegare 350 mila robot in tutto il mondo. Paradossalmente, nel breve termine, questo impiego di robot non è andato a discapito dell’utilizzo di manodopera umana. Con la pandemia si è registrata un’esplosione del commercio online, a cui molte aziende hanno dovuto far fronte assumendo lavoratori temporanei nei propri magazzini. Negli Stati Uniti i livelli occupazionali nei centri di distribuzione sono ora ai massimi storici e gli stipendi saliti ben oltre i 18 dollari l’ora. Sempre negli Usa, Amazon, nel periodo natalizio, ha dovuto impiegare 150 mila lavoratori temporanei. La manodopera disponibile in questo settore è scarsa e per attrarli, le aziende offrono bonus, aumenti salariali accelerati e rimborso delle tasse scolastiche. A lungo termine il discorso cambia. Proprio la difficoltà di reperire manodopera e il crescente costo del lavoro stanno spingendo molte aziende a programmare un massiccio impiego di robot nei prossimi anni. Un approfondimento pubblicato dalla società di consulenza Mckinsey – “Automation has reached its tipping point for omnichannel warehouses” – giunge ad affermare che “l’automazione è un imperativo per la crescita sostenibile” delle aziende del settore della distribuzione. Ciò significa che saranno necessari più robot, di versioni ancor più efficienti, al fine di sostituire non solo le macchine già impiegate ma, in prospettiva, anche per svolgere i rimanenti lavori eseguiti dagli esseri umani. Si prevede che il mercato dell’automazione dei magazzini crescerà a un tasso annuo composto del 23% per un valore di oltre 50 miliardi di dollari entro il 2030. Una delle aziende che ha deciso di puntare forte sull’automazione è Ocado, attiva nel Regno Unito come supermercato online. I robot di Ocado lavorano nel cosiddetto “alveare”, una gigantesca griglia metallica presente nei centri di distribuzione. Ogni “alveare” contiene prodotti immagazzinati in casse di plastica. All’arrivo degli ordini, un robot preleva una cassa e la trasporta a una stazione di prelievo. Qui subentra un lavoratore che prende gli articoli di cui ha bisogno, li scansiona e li inserisce in una borsa, esattamente come avviene in un supermercato. I robot di Ocado sono coordinati da un sistema informatico basato sull’intelligenza artificiale, che comunica con ogni macchina su una rete wireless.