I russi occupano in Ucraina la centrale nucleare più grande d’Europa. Tragedia sfiorata. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede sanzioni più severe contro Mosca dopo l’attacco delle forze russe

I russi hanno occupato la centrale nucleare più grande d’Europa, la quinta al mondo. Dopo una notte di combattimenti per uno dei punti strategici più importanti dell’Ucraina e non solo, la centrale di Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar, sulle sponde del bacino idrico di Kachovka sul fiume Dnepr. Si è temuto il peggio. Sì, perché «un disastro alla centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe sei volte peggiore di Chernobyl», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dal Kyiv Independent e poi dall’Ansa. Nel corso degli scontri tra le forze russe e ucraine è scoppiato un incendio fuori dal perimetro della centrale poi messa in sicurezza, ma nei primi momenti dell’attacco l’Europa ha temuto davvero di essere davanti ad un incidente nucleare. A bruciare, non la centrale, ma un edificio e un laboratorio, come spiegato poi dai responsabili dell’impianto. Le fiamme non hanno colpito strutture essenziali né, come precisato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica, sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni. Due persone, però, sono rimaste ferite: due agenti della sicurezza della centrale. «Non c’è stato rilascio di materiale radioattivo, nessuno dei sei i sistemi di sicurezza è stato colpito. Al momento un solo reattore è attivo e lavora al 60% del suo potenziale. La situazione continua però a essere estremamente tesa», ha detto il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Daniel Grossi. La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in grado di raggiungere 42 miliardi di kWh di elettricità, pari a circa il 40% dell’elettricità generata complessivamente da tutte le centrali nucleari ucraine e a un quinto della produzione annuale di elettricità in Ucraina. Da più parti, dal premier inglese Boris Johnson al vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, passando per l’Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Josep Borrell, è stata chiesta la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Mentre l’Ue pensa di mettere in atto nuove sanzioni verso la Russia (ad esempio lo stop alla cooperazione nel campo della ricerca), il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito coloro che si oppongono alle azioni della Russia in Ucraina di «non esacerbare la situazione». Ma l’ambasciata americana in Ucraina scrive su Twitter: «Attaccare una centrale nucleare è un crimine di guerra. Con il bombardamento della più grande centrale nucleare d’Europa da parte di Putin il regno del terrore fa un ulteriore passo avanti».