La crescita è stata trainata soprattutto dalla domanda interna

Ha registrato una crescita dello 0,6% congiunturale il Prodotto interno lordo italiano nel quarto trimestre, riflettendo soprattutto l’aumento degli investimenti fissi lordi (+2,8%) e la performance lievemente positiva dei consumi finali nazionali (+0,25), mentre la domanda estera di beni e servizi è rimasta stazionaria. Nel dettaglio dei consumi finali, la spesa delle famiglie e delle ISP è rimasta ferma, mentre quella delle amministrazioni pubbliche è aumentata dello 0,7%. È quanto emerge dalle ultime rilevazioni dell’Istat, in cui spiega che il contributo positivo arrivato dagli investimenti è legato in larga parte alla crescita delle spese in ambito edilizio, con le abitazioni che registrano un +4,5% e i fabbricati non residenziali un +3,1%. A livello tendenziale il PIL è salito invece del 6,2%, contro il +6,4% della stima preliminare. «La crescita del quarto trimestre – ricorda l’Istituto nel commento alle rilevazioni – è la quarta consecutiva in termini sia congiunturali, sia tendenziali ed è stata trainata in maniera decisa dalla domanda interna che, scorte incluse, ha fornito un contributo di 1,8 punti percentuali». Per quanto riguarda il confronto con gli altri Paesi, l’analisi segnala un aumento in termini congiunturali dell’1,7% negli Stati Uniti e dello 0,7% in Francia, mentre è diminuito dello 0,3% in Germania. Il confronto tendenziale mostra invece una crescita del 5,6% negli Stati Uniti, del 5,4% in Francia e dell’1,8% in Germania. In generale, il Prodotto Interno Lordo dell’Eurozona è cresciuto di tre decimi di punto rispetto al trimestre precedente e del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2020.