«Abituati a gestire situazioni anche emergenziali, faremo fronte a tutte le necessità che si presenteranno»

Con l’invasione russa dell’Ucraina, centinaia di migliaia di ucraini, perlopiù donne e bambini, hanno lasciato le loro case per riversarsi nei Paesi limitrofi, in particolare Polonia e Romania. Si tratta di un’emergenza umanitaria di dimensioni gigantesche e l’Italia è pronta a fare la sua parte, ha assicurato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. «L’Italia è abituata a gestire situazioni anche emergenziali, con la rete delle prefetture, il mondo dell’associazionismo, i comuni, faremo fronte a tutte le necessità che si presenteranno», ha detto la titolare del Viminale, entrando in Consigli Affari Interni. «È necessario dimostrare la solidarietà dell’Europa, i numeri» dei rifugiati in arrivo in Europa «sono elevatissimi», ha osservato la ministra. Secondo le stime dell’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, ad una settimana dall’inizio della guerra, oltre un milione di persone hanno lasciato l’Ucraina. Il numero è destinato ad aumentare notevolmente. La Commissione europea ha proposto così l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea. Finora mai attivata, la direttiva è stata varata nel 2001 all’indomani della guerra in Kosovo e prevede una protezione immediata per un anno, prorogabile per altri due, con permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione, al mercato del lavoro, ai sistemi sanitari e al sistema di welfare dello Stato membro in cui decideranno di fermarsi.