Oggi è il World Wildlife Day, dedicata al recupero di “specie chiave” per il ripristino dell’ecosistema

«Danneggiando il mondo naturale, minacciamo il nostro stesso benessere». Così il segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in occasione del World Wildlife Day, la giornata mondiale della natura selvatica che si celebra oggi e quest’anno è dedicata al recupero di “specie chiave” per il ripristino dell’ecosistema. «Oggi, in tutto il mondo, la fauna selvatica è in pericolo. Un quarto delle specie rischia l’estinzione, in gran parte perché abbiamo distrutto quasi la metà degli ecosistemi in cui vivono. Dobbiamo agire ora per invertire questa tendenza», prosegue Guterres. Ad essere in pericolo è «tutta la vita sulla Terra, noi compresi», ammonisce l’ONU. D’altronde la fauna selvatica e la biodiversità sono vitali per soddisfare i bisogni dell’essere umano (cibo, medicine…). Stando alle stime dell’IUCN, l’International Union for Conservation of Nature, Red List of Threatened Species, sono in grave pericolo di estinzione oltre 8.400 specie di fauna e flora selvatica. Circa 30.000 sono considerate in pericolo o vulnerabili. Basandosi su questi dati, l’ONU stima che oltre un milione di specie siano a rischio. Qualche esempio: il rinoceronte nero, il delfino Maui, lo storione dell’Alabama, l’orango potrebbero estinguersi in meno di un decennio.