La guerra prosegue, nuove esplosioni nelle principali città. Kiev rimane sotto assedio. Domani nuovo round di colloqui tra Russia e Ucraina

«Non so se dire buongiorno, buon pomeriggio o buonasera. Non ci riesco perché ogni giorno per qualcuno potrebbe essere l’ultimo giorno. Parlo per i miei cittadini che difendono la libertà a caro prezzo». Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il suo intervento in videocollegamento alla plenaria straordinaria del Parlamento europeo. Ieri l’Ucraina ha formalmente presentato la sua richiesta di adesione all’Unione europea. «Putin – ha spiegato Zelensky a proposito di quello che sta succedendo nel suo paese – parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si tratta di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili. E anche oggi siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà». In effetti le ultime ore registrate sul campo parlano di città colpite duramente dalle forze russe, assediate e allarmi sparsi. «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’UE. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo», ha detto ancora Zelensky. Poco prima aveva preso la parola la presidente del PE, Roberta Metsola, spiegando che il Parlamento «accoglie con favore la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo». Riguardo le operazioni militari in corso, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha accusato la Russia di «terrorismo geopolitico», mentre la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha spiegato che per l’UE è «il momento della verità». Il secondo round di colloqui tra Russia e Ucraina, intanto, si terrà domani, stando a quanto riportato da Ria Novosti, notizia poi confermata anche dall’agenzia di stampa Tass. Anche la Cina, nelle ultime ore, ha preso posizione sulla crisi ucraina, ma stavolta criticando il conflitto. «La Cina deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili», ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel suo colloquio telefonico con l’omologo ucraino, Dmytro Kuleba, al quale il capo della diplomazia di Pechino ha ribadito il sostegno cinese per la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i paesi. In risposta all’attuale crisi, ha proseguito Wang, citato dalla Cctv, «la Cina invita l’Ucraina e la Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portano a una soluzione politica».