Consistente la presenza di cittadini stranieri fra i percettori del sostegno

Nuovo monitoraggio dell’Inps sul reddito e sulla pensione di cittadinanza. A gennaio, i nuclei che percepiscono uno dei due strumenti sono quasi un milione e 350mila unità, con circa tre milioni di persone coinvolte. Si tratta di un livello simile a quello di dicembre, ma inferiore alla media dell’anno, cosa che conferma la preoccupazione espressa in particolare dalla Ugl circa l’ipotesi che una parte consistente dei nuclei percettori stia progressivamente uscendo dal sostegno. Nello specifico dei numeri, l’importo medio del reddito di cittadinanza è di 576 euro, importo che scende a 281 euro per la pensione di cittadinanza. L’importo massimo è di 763 euro nei casi di nuclei con sei o più componenti. È importante ricordare che, dalla metà di marzo, tale importo sarà integrato con l’assegno unico e universale, il quale sarà erogato in automatico senza la necessità di presentare la domanda, come invece accade per tutti gli altri aventi diritto, vale a dire coloro che hanno a carico figli minori di 21 anni, limite di età che non si applica in caso di disabilità. Rispetto alla distribuzione per nascita, dei circa tre milioni di beneficiari, gli italiani rappresentano l’85% della platea (2,57 milioni); i cittadini extracomunitari sono invece 309mila (poco più del 10%), mentre la restante quota (circa 120mila unità, vale a dire il 5% del totale) è riferibile a cittadini di altri Paesi Ue.