Coperta appena la metà della platea degli aventi diritto; scadenze ravvicinate

Domande ancora molto indietro sul versante dell’assegno unico e universale per i figli a carico minori di 21 anni o senza limiti di età in caso di disabilità. All’ultimo giorno utile per presentare la domanda con la prima scadenza, mancano infatti all’appello circa la metà dei potenziali beneficiari del nuovo strumento che mette insieme gli assegni al nucleo familiare con le detrazioni per i figli a carico. Presentando l’istanza entro oggi, l’assegno andrà in pagamento nella seconda metà di marzo con gli arretrati. Chi non riuscirà a farlo, avrà comunque sempre tempo fino al 30 giugno: in questo caso, il pagamento sarà a due mesi con il riconoscimento degli arretrati da gennaio. Chi, invece, presenterà domanda a partire dal 1° luglio, percepirà l’assegno dal mese successivo, senza però avere diritto agli arretrati. Al momento, le domande presentate, circa 2,7 milioni, coprono una platea di 4,5 milioni di minori di 21 anni; a questi, vanno aggiunti i 773mila minori ricompresi nei nuclei familiari che percepiscono il reddito di cittadinanza, per i quali l’assegno unico è erogato in automatico. Un ritardo che preoccupa fortemente Cgil, Cisl, Uil e Ugl, vista anche la perdita di potere d’acquisto di stipendi e pensioni. Si ricorda che l’ammontare dell’assegno è strettamente connesso all’Isee: se questo manca, l’ammontare è di 50 euro, altrimenti può salite, in certi casi, fino a 250 euro.