Si punta a realizzare almeno 2mila progetti sul territorio fra minori, anziani, disabili e senza fissa dimora

Attraverso l’avviso pubblico 1/2022, il governo intende perseguire alcuni obiettivi connessi all’inclusione sociale di determinate categorie di cittadini. Rispetto alla prima versione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, tali obiettivi non vengono semplicemente individuati, ma sono anche espressi in termini numerici, dando così modo alla Commissione europea, ma prima ancora ai cittadini, di pesare l’attività svolta da oggi al 2026. L’obiettivo dichiarato è quello di arrivare a realizzare a livello locale circa 2mila progetti. Di questi, 400 sono rivolti a sostenere le capacità genitoriali e a prevenire la vulnerabilità di famiglie e bambini, tema già complesso prima della pandemia. In media ogni progetto dovrebbe coinvolgere una decina di famiglie per un totale, quindi, di almeno 4mila nuclei familiari. 125, invece, i progetti per la vita autonoma e la deistituzionalizzazione degli anziani; in questo caso, l’obiettivo è arrivare ad almeno 12.500 persone anziane. I progetti da attivare sul versante dei servizi sociali a domicilio, utili a garantire la dismissione anticipata supportata e a prevenire l’ospedalizzazione, sono 250, con almeno 2mila persone aggiuntive. La pandemia, cui si accennava, ha avuto effetti devastanti anche sul fronte degli assistenti sociali: 200 progetti dovrebbero riguardare la prevenzione del cosiddetto burn-out, l’esaurimento fisico e nervoso di chi opera a stretto contatto con l’utenza. In 850 è indicato il target per i progetti da attivare in materia di autonomia per le persone con disabilità. Infine, sul versante delle persone senza fissa dimora sono previsti 250 interventi alla voce Housing first (3.400 persone prese in carico) cui si affianca la realizzazione di 250 nuovi poli, denominati stazioni di posta, per la presa in carico di ulteriori 22mila persone senzatetto. Fra gli altri obiettivi di sistema indicati, il fatto che, entro marzo 2026, almeno l’85% degli Ambiti debba aver completato uno degli interventi finanziati.