Si tratta di Milano, Torino, Roma e Napoli, con il capoluogo campano ultimo tra le città europee analizzate

Con lo scoppio della pandemia, diverse città europee hanno rivoluzionato la mobilità urbana, imprimendo un’accelerazione alla transizione ecologica. Questo fenomeno non ha coinvolto le città italiane. Ad evidenziarlo è un rapporto, “Pan-European City Rating and Ranking on Urban Mobility for Liveable Cities”, pubblicato oggi dalla Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG, associazioni ambientaliste, think-tank, movimenti di base che chiedono impegni concreti per raggiungere una mobilità a emissioni zero entro il 2030. Il rapporto ha passato in rassegna 36 città in 16 Paesi europei, classificandole in base allo stato della mobilità urbana e alla qualità dell’aria. Dopo aver considerato anche diverse variabili – spazio urbano dedicato a pedoni e biciclette, i livelli di sicurezza per quest’ultimi sulle strade urbane, i livelli di congestione del traffico urbano, l’accessibilità e l’economicità del trasporto pubblico locale…–, Clean Cities Campaign ha stilato una graduatoria, che vede le uniche quattro città italiane analizzate occupare le posizioni in fondo alla classifica: Milano al 20esimo posto; Torino al 23esimo; Roma al 32esimo; e Napoli, ultima tra le metropoli europee, al 36esimo posto. In testa, Oslo. E a seguire Amsterdam, Helsinki e Copenaghen. Il rispetto dei target sul clima di Parigi – -55% CO2 entro il 2030 e neutralità climatica a metà secolo – passa anche attraverso l’azzeramento delle emissioni della mobilità urbana entro il 2030, osserva Clean Cities Campaign. «Le città italiane potevano uscire dalla pandemia trasformate in meglio: meno inquinamento dell’aria, meno auto in circolazione, più bici e trasporto pubblico. Purtroppo non hanno raccolto la sfida e spesso hanno fatto addirittura passi indietro», ha commentato Claudio Magliulo, responsabile della campagna Clean Cities in Italia. «Altre città europee, invece, hanno dimostrato che si può reinventare lo spazio urbano nel tempo di una stagione: Parigi ha ad esempio investito nella riduzione drastica del traffico veicolare e nella promozione della mobilità pedonale e ciclistica. E così facendo è riuscita a strappare a Stoccolma il quinto posto in classifica, tallonando le altre capitali scandinave», ha aggiunto Magliulo.