Mosca avverte gli Usa: «Ci sarà risposta a sanzioni»

La crisi russo-ucraina si inasprisce. La domanda che molti osservatori internazionali si stanno facendo è se le mosse degli Stati Uniti – riposizionamento di soldati Usa in Europa e sanzioni – siano sufficienti a creare le condizioni per un nuovo tavolo di trattative con la Russia. Per il momento sembra di no, dato che Mosca ha avvertito che ci sarà una risposta «forte» e «dolorosa» alle sanzioni annunciate da Washington dopo il riconoscimento delle regioni separatiste dell’Ucraina. «Non ci dovrebbero essere dubbi: ci sarà una risposta forte alle sanzioni, non necessariamente simmetrica, ma ben calcolata e dolorosa per la parte americana», ha affermato il ministero degli Esteri russo. Il Consiglio di sicurezza ucraino ha chiesto lo stato di emergenza nel paese, a conferma di timori di un’invasione sul territorio. Ma il presidente Volodymyr Zelensky, in risposta allo stesso Putin, ha ribadito la volontà del paese di aderire all’UE e alla Nato. Nella giornata di oggi Kiev ha annunciato anche la mobilitazione dei riservisti. Inoltre il Regno Unito fornirà un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina, come fatto sapere dal premier Boris Johnson citato da Sky News, spiegando che la fornitura prevede armi letali e non letali. «È arrivato il momento di reagire, di reagire con forza», ha sostenuto Zelensky, intervenendo in tv e accogliendo con favore le misure prese dall’Occidente. «Il destino dell’Europa si decide sul campo in Ucraina», ha quindi aggiunto.