L’informativa alla Camera. «Difficilmente torneranno ai livelli di un anno fa»

La situazione dei prezzi dell’energia è stata «aggravata dalla rapida evoluzione geopolitica e questo ha accelerato la necessità di ulteriori interventi strutturali». Lo ha detto il ministro della Transizione ecologia, Roberto Cingolani, nel corso di un’informativa alla Camera sulla crescita dei costi per l’energia e sulle misure adottate per contrastarne le conseguenze. Secondo il ministro il prezzo del gas «rimarrà abbastanza alto, è difficile fare una previsione in questo momento, ma difficilmente potrà tornare ai valori di un anno fa». Gli aumenti dei costi dell’energia sono stati vertiginosi, ha sottolineato: «Per il gas si è passati da 20 a 87 euro per megawatt all’ora con punte di 180, quattro volte di più. Per la luce da 61 a 280. Negli ultimi giorni si è attestato a 180-190. Il triplo rispetto a un anno fa». Il governo, ha assicurato il ministro, «segue con grande attenzione l’evoluzione della crisi in Ucraina e, in coordinamento con le strutture dell’Unione Europea, sta analizzando le situazioni e i possibili scenari per gestire eventuali evoluzioni negative sui volumi o sui prezzi delle importazioni di gas naturale dalla Russia». Ad oggi, ricorda Cingolani, «l’Italia importa intorno al 45% dei volumi gas dalla Russia». Sulla questione, ha poi spiegato, si è riunito più volte anche il comitato di emergenza e le possibili misure attuabili includono «una maggiore flessibilità dei consumi di gas, come interrompibilità al settore industriale e regole sui consumi di gas nel settore termoelettrico».