Discorso qualificazione rimandato al ritorno. La Uefa riflette sulla finale in Russia

Rammarico con il brivido per la Juventus che nella gara d’andata contro il Villarreal fa 1-1. Dopo esser passata in vantaggio al 1’ minuto, grazie alla rete dell’esordiente Vlahovic, i bianconeri si sono fatti riprendere alla ripresa da un gol di Parejo. Da lì in poi equilibrio totale, ma prima del pareggio degli spagnoli, gli juventini hanno sofferto e non poco. Dunque, il discorso qualificazione è rimandato di 14 giorni, quando si disputerà il ritorno all’Allianz Stadium e dove Allegri, nel suo passato, ha costruito le migliori vittorie europee della sua Juventus. Nell’altra sfida degli ottavi di finale disputata ieri sera, il Chelsea ha avuto la meglio sul Lilla, imponendosi 2-0 e chiudendo quasi il discorso qualificazione. Questa sera, invece, spazio ad Atletico Madrid-Manchester United e Benfica-Ajax. Intanto, la Uefa guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo tra Ucraina e Russia: l’organizzazione che governa il calcio europeo ha reso noto che c’è in corso una valutazione se trasferire o meno il luogo della finale di Champions League, in programma il 28 maggio, a San Pietroburgo. Nelle scorse ore era uscita un’indiscrezione di uno spostamento a Londra, ma la notizia è stata subito smentita dalla Uefa. «Stiamo andando avanti con l’organizzazione, non mi risulta ci sia un ripensamento», hanno fatto sapere da Mosca. Insomma, al momento sembra che tutto possa andare avanti come da programma.