Truppe russe nelle due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk per «assicurare la pace». Berlino sospende il gasdotto Nord Stream 2

Dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto per riconoscere l’indipendenza delle due repubbliche autoproclamate di Donetsk e Luhansk, nel Donbass – il trattato di amicizia è stato approvato oggi dalla Duma –, crescono le tensioni legate alla crisi ucraina. Mosca ha inviato sue truppe nelle regioni separatiste, anche se il ministero degli Esteri russo ha spiegato che la Russia «non si prepara per il momento» a schierare forze militari nell’Ucraina orientale. Kiev accusa il Cremlino: «Vogliono resuscitare l’Urss, ma siamo pronti a difenderci, avremo perdite ma vinceremo». Le ultime mosse, insomma, alzano di molto la posta della partita che Putin sta giocando nello scacchiere ucraino, pur assicurando che «non vogliamo ricostruire un impero». Intanto si muove l’Occidente. Il Regno Unito ha annunciato sanzioni contro cinque banche russe e l’intenzione di congelare tutti gli asset britannici di alcuni oligarchi considerati vicini al presidente Putin in risposta alle azioni di Mosca in Ucraina. Il premier britannico Boris Johnson lo ha reso noto al Parlamento di Westminster, insistendo che si tratta solo di una prima tranche di sanzioni economiche cui ne seguiranno altre se la situazione non cambierà. Nel pacchetto di sanzioni proposta dall’Unione europea, invece, è inclusa «la capacità del governo e dello Stato russo di accedere a capitali, mercati finanziari e servizi dell’UE per limitare il finanziamento delle politiche aggressive» di Mosca, come viene spiegato in una nota dei presidenti della Commissione e del Consiglio UE, Ursula von der Leyen e Charles Michel, i quali «accolgono con favore la salda unità degli Stati membri e la loro determinazione a reagire con fermezza e rapidità». Il ministero dell’Economia della Germania, su richiesta del cancelliere Olaf Scholz, ha sospeso il processo di certificazione per il Nord Stream 2. Intanto lo stesso Putin, riporta Interfax, ha assicurato, accogliendo gli ospiti del Sesto Summit sul Gas del Forum dei paesi esportatori di gas, che le forniture proseguiranno ininterrotte: «Un uso più ampio del gas naturale, uno dei tipi di carburante più rispettosi dell’ambiente, è abbastanza rilevante in questa fase. La Russia è destinata a continuare la fornitura ininterrotta di questa risorsa energetica, compreso il gas naturale liquefatto, ai mercati globali, per migliorare l’infrastruttura esistente e aumentare gli investimenti nel settore del gas».