Secondo il leader leghista, «se al 31 marzo la situazione migliora, via il Green pass a chi lavora»

«Il Parlamento è eletto dai cittadini per approvare leggi: non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie». Così il leader leghista, Matteo Salvini, a 24 Mattino, in onda su Radio 24, sul caso degli emendamenti al Milleproroghe su cui il governo è andato sotto in quattro occasioni la scorsa settimana nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, costringendo il presidente del Consiglio, Mario Draghi, a convocare i capi delegazione della maggioranza (nel pomeriggio Palazzo Madama ha confermato la fiducia al governo sul testo: i voti a favore sono stati 369). «Il Parlamento fa il suo lavoro. Altrimenti aboliamo il Parlamento», ha osservato Salvini. Che nei prossimi giorni incontrerà il premier: dopo aver “strigliato” giovedì i capi delegazione, Draghi sta ricevendo i leader dei partiti che compongono la maggioranza. Ha già visto il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, e parlato al telefono con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. Entrambi hanno confermato il sostegno al governo. «L’Italia ha fatto importanti passi avanti ma l’emergenza non è ancora risolta. Per questo è necessario garantire continuità e impulso all’azione di governo. Con senso di responsabilità sto lavorando con tutta Forza Italia in questa direzione», ha detto Berlusconi, al termine della telefonata di ieri, descritta come «lunga e cordiale», invitando a non «drammatizzare alcune vicende parlamentari di questi giorni». All’appello mancano Giuseppe Conte, Matteo Renzi e, appunto, Salvini. Il leader leghista ha poi assicurato che il centrodestra tornerà ad essere unito – «Con l’attuale centrodestra, che governa 14 Regioni e centinaia di comuni, una volta passato il nervosismo delle ultime settimane sono fiducioso che si torni a lavorare in modo unitario» –, pur sottolineando che «FdI ha scelto la via dell’opposizione ed è più portata a dire dei no». «Noi abbiamo fatto una scelta di governo in questo momento preferiamo i sì», ha concluso. Nel pomeriggio, Lega e FdI hanno votato a favore di un emendamento al decreto Covid, presentato dal partito leghista in commissione Affari sociali della Camera, che chiedeva l’abolizione del Green Pass dopo il 31 marzo (il testo, che non aveva il parere favorevole del governo, non è passato). Sul Gp, Salvini è stato chiaro: «Se al 31 marzo la situazione migliora, via il Green pass a chi lavora».