Ancora molto poche le domande per avere accreditato l’assegno unico e universale

Agenzia delle entrate e Inps provano a spiegare cosa succederà nelle prossime settimane nelle buste paga di oltre 22,4 milioni di dipendenti. Una spiegazione utile perché, come evidenziato dalla Ugl nel corso della recente audizione parlamentare sul Sostegni ter, desta preoccupazione il fatto che appena un terzo degli aventi diritto abbiano già proceduto alla presentazione della domanda per il nuovo assegno unico e universale per i figli a carico minori di 21 anni o con handicap. L’Agenzia delle entrate chiarisce che i datori di lavoro hanno tempo fino ad aprile per mettersi in linea con le novità introdotte con la legge di bilancio. Si tratta di un pacchetto piuttosto corposo che riguarda sia la parte fiscale (cambiano infatti scaglioni e aliquote Irpef e le detrazioni da lavoro e da pensione) che quella contributiva (è previsto un mini sconto sui contributi, ma solo per il 2022). Un calcolo peraltro molto complesso che, soprattutto per quanto attiene la conversione dell’ex bonus di 100 euro in detrazioni, avrà una coda fino alla dichiarazione dei redditi che sarà presentata nel corso del prossimo anno. Per quanto riguarda, invece, l’assegno unico e universale, l’Inps ha appena avviato una più consistente campagna informativa per ricordare a tutti gli aventi diritto, in questo caso anche i lavoratori autonomi, di presentare la domanda per accedere al nuovo strumento al massimo entro giugno.