Stipendi in aumento in Slovenia, domanda in netto rialzo in Bulgaria

Quasi la metà, il 46%, dei datori di lavoro sloveni ha intenzione di aumentare i salari dei propri dipendenti, per un ammontare del 5% in media, ma con punte anche di oltre il 21%. Lo attesta un’indagine dell’agenzia Manpower sull’andamento degli stipendi e dei benefici per i dipendenti nei Paesi dell’Europa meridionale e orientale, tra cui, oltre alla Slovenia, anche Croazia, Serbia, Bulgaria e Bosnia-Erzegovina. Obiettivo delle aziende slovene, attraverso l’aumento salariale, è innanzitutto quello di mantenere e fidelizzare i talenti e le professionalità all’interno delle proprie strutture (per il il 68% dei datori di lavoro), poi anche quello di attirare nuovi lavoratori qualificati (per il 14%), in un mercato del lavoro nel quale non mancano le opportunità di cambiamento. In Bulgaria, invece, c’è grande fermento occupazionale: in base ad un’analisi di JobTiger il numero di annunci di lavoro nel mese di novembre 2021 (circa 40 mila) è cresciuto dell’86%, rispetto a quello che si registrava a novembre 2020. Si cercano soprattutto lavoratori nel settore delle nuove tecnologie (la domanda è cresciuta del 126%), ma sono in aumento le richieste anche nei settori commercio e vendite (+92%), marketing e pubblicità (+81%), manifatturiero (+72%), logistica e trasporti (+65%), sanità e settore farmaceutico (+56%), edilizia (+52%). Crescono anche le opportunità di svolgere lo smart working: un annuncio su sette consente infatti di lavorare da casa.