Esulta il leader della Lega, Salvini: «Vittoria!»

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili quattro referendum sulla Giustizia. Si voterà sulla separazione delle carriere in magistratura, sulla cancellazione delle firme necessarie per poter presentare una candidatura alle elezioni dei consiglieri togati del Csm. Via libera anche al quesito sulla custodia cautelare e sulla legge Severino. «I suddetti quesiti sono stati ritenuti ammissibili perché le rispettive richieste non rientrano in alcuna delle ipotesi per le quali l’ordinamento costituzionale esclude il ricorso all’istituto referendario», ha spiegato la Corte in una nota. Soddisfatto il leader della Lega, Matteo Salvini, tra i promotori (insieme ai Radicali) dei quesiti referendari: «Primi quattro referendum sulla giustizia dichiarati ammissibili e presto sottoposti a voto popolare: vittoria!», ha commentato su Twitter. La decisione della Corte è una buona notizia anche per Forza Italia. Il referendum sulla Giustizia non offrirà al centrodestra l’occasione per ri-compattarsi: Fratelli d’Italia appoggerà solo due dei quattro quesiti, quello sulle separazione delle carriere e quello sull’elezione del Csm, ha anticipato all’Ansa è il deputato Andrea Delmastro, responsabile nazionale Giustizia per il partito.