1,1 miliardi di risparmi dalle pensioni, oltre al minore uso degli ammortizzatori

I numeri confermano l’esigenza, sollevata in tempi non sospetti dalla Ugl, di fare una verifica sull’effettiva spesa in ammortizzatori sociali e in pensioni durante questi ultimi due anni di pandemia. In questi giorni, infatti sono emersi dei dati molto significativi, destinati ad avere ricadute nei prossimi mesi e sul tavolo stesso di confronto per la riforma delle pensioni. A causa della pandemia, l’aspettativa di vita cala di quasi un anno, cosa che, se consolidata nei prossimi mesi, dovrebbe portare ad una revisione degli stessi coefficienti di trasformazione, i parametri usati per quantificare l’assegno pensionistico spettante. Soprattutto, i maggiori decessi nella popolazione anziana, anche al netto delle pensioni di reversibilità, farebbero risparmiare almeno 1,1 miliardi di euro all’Inps, un tesoretto che potrebbe essere destinato a risarcire le famiglie del personale dipendente contagiato e deceduto proprio per il Covid-19. Sempre in tema di bilancio Inps, anche la parte relativa agli ammortizzatori sociali andrebbe monitorata con estrema attenzione. A fronte in un numero enorme di ore autorizzate, l’effettivo tiraggio è stato di gran lunga inferiore alle attese, in alcuni mesi dell’anno addirittura della metà. Anche in questo caso, si tratta di risorse non messe in campo e che oggi potrebbero essere utilizzate per nuove settimane di cassa integrazione con casuale Covid-19, come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e Ugl.