Secondo la leader di FdI, «se si hanno alleati che in molte occasioni prediligono l’alleanza di governo con Pd e M5S è un problema di posizionamento politico»

All’indomani della apertura al dialogo di Salvini a Meloni – «Superiamo le incomprensioni e gli interessi di parte» –, tra i due leader si è consumato oggi un botta e risposta che un po’ allontana un possibile riavvicinamento, almeno nell’immediato futuro. «Con Salvini non c’è una incomprensione banale, sarebbe molto più facile», ha osservato a Rtl 102.5 la leader di Fratelli d’Italia, che non ha mai derubricato il caso, scoppiato a causa delle diverse scelte in occasione dell’elezione del presidente della Repubblica, ad una questione personale. «Io ho posto pubblicamente un tema, io lavoro per un centrodestra forte, orgoglioso, che non ricorre le sirene della sinistra. Su questo purtroppo non abbiamo la stessa posizione», ha aggiunto Meloni. «Penso che nessuno ha lavorato all’unità del centrodestra più di Fratelli d’Italia, siamo gli unici che sull’alleanza non hanno un piano B». «Fratelli d’Italia andrà al governo solo con il centrodestra. Per noi l’unità è fondamentale. Ma – ha concluso Meloni, lanciando una frecciatina alla controparte –, se si hanno alleati che in molte occasioni prediligono l’alleanza di governo con Pd e M5s, è un problema di posizionamento politico». A stretto giro, la replica di Salvini, incalzato dai cronisti che gli chiedevano un commento: «Io sto lavorando per ridurre le bollette di luce e gas. I chiarimenti li faccio con chi deve mettere dei soldi nelle tasche degli italiani. Con i problemi che ha il Paese, non intendo perdere nemmeno trenta secondi in polemica». Il leader della Lega ha poi rivendicato la decisione della formazione leghista di far parte dell’attuale maggioranza a sostegno dell’esecutivo: «Noi siamo in un governo che deve portare l’Italia fuori dalla pandemia. È una nostra precisa scelta essere protagonisti della ricostruzione del paese. Se qualcun altro preferisce stare fuori, faccia», ha detto, pur non nascondendo le difficoltà che nascono quotidianamente all’interno di una maggioranza che include forze politiche molto distanti tra loro: «Lavoriamo all’interno del governo perché un conto è stare fuori e dire sempre “no”, un conto è stare dentro e confrontarsi con Franceschini, Speranza…».