Due delle tre ville sequestrate sono state assegnate per finalità sociali

Sono stati confiscati beni per un valore complessivo di oltre 20 milioni di euro a Giuseppe Casamonica, al Guerrino, detto Pelè, e a Christian Casamonica, figlio di Ferruccio, tutti coinvolti in organizzate ed estese attività usuraie, pratiche estorsive e intestazioni fittizie di beni. Con la confisca, è stato confermato così il provvedimento di sequestro dei beni disposto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione ed eseguito, nel giugno 2020, contestualmente ad ordinanze di custodia cautelare nei confronti di appartenenti al clan dei Casamonica. Le indagini patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine hanno riscontrato una grossa sproporzione tra i beni e i redditi dichiarati, oltre l’origine illecita dei proventi utilizzati per acquistare i beni confiscati oggi, tra cui spicca la “Villa Sonia”, usata da “Pelè”. Due delle tre ville sequestrate sono state assegnate per finalità sociali. Oltre agli immobili, inclusi tre appartamenti a Roma e provincia, il Tribunale capitolino ha confiscato la totalità delle quote di cinque società di capitali, la totalità delle quote di due società di persone e un ditta individuale, una stazione di servizio a marchio “IP” con bar tabacchi, a San Cesareo, un bar tabacchi a Montecompatri, un contratto di concessione del godimento di un complesso immobiliare, con diritto di acquisto, un veicolo e oggetti preziosi per un valore di oltre 30.000 euro, dieci polizze di pegno per oltre 30.000 euro e 65.000 euro depositati in diversi istituti di credito.