Secondo la Fondazione Gimbe, 7,1 milioni di italiani non sono vaccinati

«Non ci sarà una quarta dose del vaccino anti-Covid ma un richiamo, speriamo annuale, e dovremo fraternizzare anche con quello». Così il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, sottolineando che «l’efficacia di questi vaccini è andata anche meglio del previsto, rispetto al fatto che siano stati scoperti così in fretta, che il dato degli studi sia stato del 95% di efficacia e che sia stato confermato nel primo trimestre di utilizzo reale». Magrini non nasconde che «c’è stata poi una lenta graduale perdita di efficacia anche per una variante che l’ha parzialmente ridotta». Insieme alle misure anti-contagio – distanziamento sociale, mascherina…–, i vaccini rappresentano un’importante “arma” contro il virus, perché, seppure non rese immuni, le persone, che hanno completato il ciclo vaccinale, hanno meno probabilità di sviluppare formi gravi (e letali, a volte) della malattia. Secondo i dati aggiornati al 9 febbraio alle ore 6, l’85,4% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, ha reso noto la Fondazione Gimbe, che monitora indipendentemente l’andamento della pandemia e della campagna vaccinale nel nostro Paese, sottolineando che l’82% ha completato il ciclo vaccinale e che il tasso di copertura delle terze dosi è all’83,5% sebbene con nette differenze regionali: si passa dal 77,5% della Sicilia all’89% della Valle D’Aosta. In molti, però, sono ancora quelli che non hanno ricevuto neanche una dose: sono 7,1 milioni.