Durante i controlli scovati 18 operatori senza Green Pass

Ventuno punti di prelievo di tamponi rapidi sono stati sospesi dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute nel corso di una campagna di accertamenti per verificare la corretta esecuzione dei tamponi e analisi antigeniche per la ricerca del Covid-19. Nei punti di prelievo sospesi i militari hanno accertato condizioni igienico-strutturali carenti e individuato 18 operatori che svolgevano l’attività senza il Green Pass. Negli ultimi trenta giorni sono state ispezionate complessivamente 1.360 farmacie e centri analisi. In 170 punti, pari al 12,5% del totale, sono state riscontrate delle irregolarità. I carabinieri hanno sequestrati 677 kit per tamponi rapidi risultati non idonei e contestato 282 violazioni: uso di tamponi e kit reagenti non regolari, mancata identificazione e registrazione delle persone sottoposte a test nonché irregolarità nella comunicazione dell’esito dei tamponi sulla piattaforma sanitaria informatica, inadeguatezza delle figure professionali impiegate nell’esecuzione dei tamponi, effettuazione dei test in ambienti non idonei sotto il profilo igienico sanitario (androni di condominio, sottoscala…), in locali promiscui o in totale assenza di autorizzazione regionale, incrementando il rischio di contagio.