Il superbonus ha favorito la nascita di migliaia di ditte improvvisate

Si potrebbe parlare di effetti collaterali del superbonus, cosa peraltro già denunciato dai rappresentanti della Ugl durante le recenti audizioni parlamentari. Vista l’appetibilità degli incentivi fiscali riconosciuti ai cittadini, negli ultimi mesi si è registrata una corsa ad iscrivere nuove ditte nel settore edilizio. Da giugno 2021, secondo uno studio pubblicato dal Corriere della Sera, sono nate 64 imprese edili al giorno, in molti casi per trasformazione di precedenti ditte impegnate in settori diversi dell’artigianato, spesso distanti anni luce per settore merceologico e produttivo. La conseguenza prima di quanto sta accadendo è che, troppo spesso, è impiegato personale privo della benché minima competenza nel settore con enormi rischi per i committenti, ma, soprattutto, per i lavoratori. Non è quindi un caso, come evidenziato da Cgil, Cisl, Uil e Ugl la ripresa degli infortuni, anche mortali, nell’edilizia, da sempre uno dei settori maggiormente a rischio. Nei giorni scorsi, il ministro del lavoro, Andrea Orlando, ha focalizzato l’attenzione sul rispetto del contratto collettivo di categoria, cosa sicuramente utile e necessaria, ma che potrebbe non essere sufficiente ad intercettare una larga parte di grigio che si nasconde dietro l’attività di piccole e piccolissime imprese, italiane e comunitarie, che riducono ai minimi gli investimenti in salute e sicurezza dei lavoratori.