In miglioramento tutti gli indicatori che fotografano la situazione pandemica italiana, dall’incidenza ai posti letto in terapia intensiva, passando per l’indice Rt

«Siamo finalmente in una fase che appare essere diversa da quella dei mesi precedenti». Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, commentando gli ultimi dati che fotografano la situazione pandemica italiana, pur continuando ad invitare gli italiani «ancora a tenere i piedi per terra e avere ancora massima prudenza». «Per la prima volta dopo molte settimane guardiamo con maggiore fiducia a numeri che stanno finalmente migliorando nella lotta al Covid», ha aggiunto, intervenendo in un video-messaggio per l’evento “Le sfide globali e il cancro”, organizzato dall’Associazione italiana di oncologia medica nel World Cancer Day, nelle ore in cui il ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità hanno diffuso il rapporto settimanale sull’emergenza sanitaria. Dal report è emerso un miglioramento di molti indicatori, utili per comprendere l’andamento della pandemia. In calo l’indice Rt, pari a 0,93 e quindi al di sotto della soglia epidemica, l’incidenza – 1.362 ogni 100mila abitanti (28 gennaio – 3 febbraio) contro 1.823 ogni 100mila abitanti (21-27 gennaio) –, il numero dei ricoveri e dei posti letto occupati in terapia intensiva. Si è attenuata la pressione sul sistema ospedaliero italiano, dopo alcune settimane molto difficili, a causa della variante Omicron, più contagiosa delle precedenti, e che ha fatto schizzare i nuovi casi. Hanno continuato a scendere i tassi di occupazione delle terapie intensive e dei ricoveri in area media. Il primo «è al 14,8% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 16,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 29,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 3 febbraio) contro il 30,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio)». Segnalate infine tre tra Regioni e province autonome a rischio alto, tre moderato e 15 basso. Sul fronte relativo alla campagna vaccinale, il ministro della Salute ha fatto il punto della situazione, riferendo che «siamo al 91% di italiani over 12 che hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid, l’88% ha due dosi e ha completato il ciclo primario e quasi 35 milioni di italiani hanno fatto il booster». «Questo ci mette nelle condizioni di poter aprire una fase diversa nella lotta al Covid», ha concluso.