Decisivo un raid dell’esercito Usa vicino il confine con la Turchia

Le forze speciali statunitensi hanno «eliminato dal campo di battaglia» il capo del gruppo terrorista Stato islamico, Abu Ibrahim al Hashimi al Qurayshi, nel corso di un’operazione militare nella Siria nord-orientale. Lo ha annunciato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che in quanto comandante in capo delle forze armate ha ordinato il raid. Nessun ferito, né vittime tra i soldati americani che hanno partecipato all’operazione, avvenuta nella notte e che è stata la più grande dall’attacco durante il quale venne ucciso Abu Bakr al Baghdadi, precedessore di Abu Ibrahim al Hashimi al Qurayshi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il leader dell’IS si sarebbe ucciso, facendo detonare una bomba che indossava. Nel corso del blitz notturno, durato circa due ore e condotto nel villaggio di Atmeh vicino al confine con la Turchia, dove ci sono moltissimi campi profughi siriani – i campi profughi sono usati come rifugio da tanti militanti jihadisti –, hanno perso la vita anche alcuni civili. A denunciarlo è stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, riferendo di almeno 13 vittime, tra cui quattro bambini e tre donne. Il raid ha coinvolto una ventina di soldati americani delle forze speciali, supportati da elicotteri armati, droni da guerra e jet militari, e aveva come obiettivo una palazzina a tre piani.