Il fondatore del movimento ha chiesto di non dissolvere «il dono del padre nella vanità personale»

Un appello all’unità. A lanciarlo il fondatore del Movimento 5 stelle, Beppe Grillo, dalle pagine del suo blog. Un invito a non dissolvere «il dono del padre nella vanità personale». «Il necessario è saper rinunciare a sé per il bene di tutti, che è anche poter parlare con la forza di una voce sola. Ma se non accettate ruoli e regole restano solo voci di vanità che si (e ci) dissolvono nel nulla», conclude Grillo, inserendosi nello scontro che rischia di far implodere il M5s, le cui divisioni sono emerse con forza nel corso dell’elezione del presidente della Repubblica. Da una parte il presidente del movimento, Giuseppe Conte, appoggiato, riferiscono alcune fonti citate dalle agenzie, da Grillo (sarebbe quella dell’ex premier la «voce sola» alla quale fa riferimento il post). E Luigi Di Maio, dall’altra. In un’intervista rilasciata ieri al Fatto Quotidiano, il primo ha chiesto al secondo di rendere conto agli iscritti «di diverse condotte, molto gravi». Il ministro degli Esteri si è astenuto dal rispondere pubblicamente, preferendo invece incontrare ieri l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi, membro del comitato di garanzia che potrebbe chiedere agli iscritti di sfiduciare Conte, sentito telefonicamente l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, e pranzato con la direttrice del Dis, Elisabetta Belloni, sulla candidatura al Quirinale della quale si è consumato lo scontro tra Conte e Di Maio – favorevole alla sua elezione il primo, contrario il secondo –. «Con il ministro Di Maio c’è un’amicizia sempre più solida ed è sempre leale», ha assicurato Belloni.