Occupazione stabile e disoccupazione in calo, ma preoccupano i prossimi mesi
Il mercato del lavoro in Italia presenta segnali di assestamento, più che vere e proprie inversioni di tendenza, almeno fino a dicembre. Resta da capire cosa succederà nei prossimi mesi, alla luce del rallentamento dell’economia e della ripresa dei contagi che ha spinto Cgil, Cisl, Uil e Ugl a chiedere, a più riprese, la proroga degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. Tornando ai dati Istat, a dicembre si è registrato un ulteriore calo della disoccupazione, scesa al 9%. Preso di per sé, il dato sarebbe anche incoraggiante, se non fosse che, nello stesso periodo, sono rimasti stabili il tasso di occupazione e quello di inattività. Tutto lascia pensare, quindi, che si è davanti ad una sorta di rimbalzo statistico in uno scenario che rimane per molti versi decisamente ingessato. Di buono vi è sicuramente il fatto che l’occupazione, cresce seppure di poco, fra le donne e i giovani, due delle categorie che maggiormente hanno subito gli effetti negativi di questi due anni di pandemia. La legge di bilancio e il piano nazionale di ripresa e resilienza dovrebbero contribuire a supportare questa tendenza attraverso l’introduzione o il rafforzamento di alcuni strumenti, a partire dalla decontribuzione, compresa quella destinata a favorire il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne dopo il periodo di congedo di maternità, e dalla effettiva entrata a regime del programma Gol.