Il fabbisogno occupazionale 2021-2025 richiede 3,4 milioni di lavoratori formati

Secondo le rilevazioni di Istat, a novembre 2021, in Italia, il tasso di disoccupazione è sceso al 9,2%, ma resta ancora molto alto tra i giovani con un allarmante 28% (-0,2 punti). La crescita dell’occupazione (+0,3%, pari a +64mila unità) ha riguardato uomini e donne, dipendenti a termine e autonomi, persone tra i 25-34 anni e ultra 50enni. A novembre 2021, il tasso di occupazione si è assestato al 58,9%, con una crescita di 0,2 punti. Il confronto con il dato di gennaio 2021 è però confortante: gli occupati in più sono 700mila. Rispetto a febbraio 2020, ultimo periodo rilevato prima dell’inizio della pandemia, mancano ancora all’appello 115 mila posti di lavoro. «I dati Istat segnalano certamente un trend positivo per quanto riguarda il mercato del lavoro, ma non è sufficiente. Questo è il momento di investire in formazione per facilitare il ricollocamento di centinaia di migliaia di lavoratori in settori economici cruciali per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e fornire loro le competenze necessarie ad affrontare la sfida della crescita» commenta il Direttore di FondItalia, Egidio Sangue. La questione di fondo, però, è che un italiano su due ha competenze obsolete e solo il 25% fa formazione, ma secondo le previsioni sul fabbisogno occupazionale 2021-2025 l’Italia necessiterà di almeno 3,4 milioni di lavoratori tra settori privati e pubblici. Sono questi alcuni dei dati diffusi recentemente dall’indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) e contenute nel report sulle Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia di Excelsior – Unioncamere, i quali evidenziano – a conti fatti – il rischio generato dal chiaro ritardo nazionale nello sviluppo di competenze dalla formazione. I fondi italiani sono riconosciuti dai più autorevoli osservatori come molto incisivi, hanno potenzialità per formare circa 10 milioni di lavoratori e hanno già coperto la formazione di un milione di imprese sul territorio.