Date di svolgimento al momento confermate, ma si teme per i contagi

Almeno al momento, salvo ulteriore accelerazione dei contagi da Covid-19, le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali unitarie nel pubblico impiego sono confermate per il 5, 6 e 7 aprile, appena cinque giorni dopo la fine dello stato di emergenza, ammesso e non concesso che non arrivi una proroga pure sotto questo versante. Le elezioni per le Rsu, che si sarebbero dovute tenere già lo scorso anno, cadono in un momento particolarmente complesso per la pubblica amministrazione, alle prese con le tante novità connesse al piano nazionale di ripresa e resilienza. Le federazioni di categoria dei sindacati confederali, Cgil, Cisl, Uil e Ugl in primis, è da tempo che si stanno preparando all’evento per cui sono pronte ad affrontare le urne che le proprie liste. Da più parti, però, si osserva come lo svolgimento delle elezioni in un momento come l’attuale presenta oggettive controindicazioni; è sufficiente ricordare l’aumento dei contagi laddove si è votato nel corso del 2020 e del 2021 per le amministrative. Inoltre, le misure di contenimento e la ripresa dello smart working rendono complesse le operazioni di raccolta delle adesioni e, soprattutto, limitano in maniera sensibile la possibilità dei candidati di fare proselitismo, come previsto dalla legge, in particolare dallo Statuto dei lavoratori. Ad oggi, ad esempio, sarebbe praticamente impossibile svolgere anche le assemblee retribuite.