Sensibile riduzione dei beneficiari nel mese di dicembre rispetto alla media annuale
Consuntivo di fine anno per il reddito e la pensione di cittadinanza, i due strumenti attivi dal 2019 di sostegno al reddito a chi ha perso il lavoro o a chi percepisce un assegno pensionistico troppo basso. Nel corso del 2021, i nuclei familiari che hanno percepito il reddito di cittadinanza sono stati più di 1,59 milioni, ai quali si aggiungono altre 169mila famiglie cha avuto l’integrazione all’assegno pensionistico. Il totale è quindi di 1,76 milioni per 3,94 milioni di beneficiari. L’importo medio è di 546 euro, con sensibili differenze in ragione del numero dei componenti; l’importo sale infatti a poco meno di 700 euro nei casi di nuclei familiari numerosi. Un elemento interessante è quello relativo riferibile alle famiglie supportate nel solo mese di dicembre: i nuclei familiari percettori sono 1,37 milioni, oltre 220mila in meno, con più di tre milioni di beneficiari, quasi 900mila in meno. Le indagini svolte dalle autorità competenti hanno portato alla revoca del beneficio per oltre 109mila nuclei familiari per un totale di circa 314mila utenti. La questione del reddito di cittadinanza ritorna quindi di estrema attualità. Da tempo Cgil, Cisl, Uil e Ugl, pur riconoscendo la centralità di un sostegno al reddito per uscire dalla povertà, lamentano la difficoltà a connettere assistenza e inserimento lavorativo, come peraltro evidenziata anche dagli stessi enti locali sul fronte dei Puc.